Con l'uscita dell'iPhone 6 di questi giorni è inevitabile pensare a Steve Jobs, personaggio osannato e calpestato, sicuramente mai ignorato.
Personalmente ho ammirato Steve Jobs per le sue intuizioni e per la sua genialità nel marketing, ma a 3 anni dalla sua scomparsa si parla fin troppo di lui, nel bene e nel male, dimenticandosi quasi completamente del contributo di altre persone senza il cui apporto l'informatica di oggi e la tecnologia in generale, anche quella degli smartphones, sarebbe ben diversa.
Il mio pensiero si rivolge in particolare a Dennis Ritchie, scomparso anche lui nel 2011 come Jobs: alcuni di voi si chiederanno persino chi sia !

Dennis Ritchie fu l'ideatore del sistema operativo Unix e del linguaggio di programmazione C.
Il sistema operativo Unix è stato una risorsa decisiva per aziende, ricercatori universitari e appassionati, essendo il "papà" di Linux, della Berkeley Software Distribution (Bsd) ed è diventato un punto di partenza per sistemi operativi progettati dalle aziende, per esempio Aix di Ibm, Ux di Hewlett Packard, Solaris di Sun, Sco di Tsg Group.
Le evoluzioni di Unix si ritrovano sui nostri smartphone Android, sui nostri navigatori GPS, nel 90% dei siti web, nei bancomat, etc. etc.
Invece il linguaggio C e le sue evoluzioni (C++, Java) è il linguaggio di programmazione più utilizzato al mondo e buona parte del kernel (del cuore) delle varie piattaforme Windows è stato scritto in C: senza C non avremmo Windows così come è oggi sui nostri PC e lo sviluppo software in generale sarebbe stato ben diverso.
Per il suo prezioso contributo alla scienza e alla tecnologia informatiche, Ritchie è stato omaggiato con il prestigioso Premio Turing nel 1983 e la National Medal of Technology consegnata nel 1998 dal presidente statunitense Bill Clinton.

Beh, come ci ricordiamo di Steve Jobs quando ammiriamo la "mela morsicata" sullo smartphone che abbiamo davanti, volgiamo il nostro pensiero ogni tanto anche a Dennis: la nostra vita potrebbe essere ben diversa se non avessimo avuto il suo contributo.
Ma forse a volte ci attira non tanto la grandezza di un uomo, quanto i suoi eccessi; o forse semplicemente sono i media che ormai scrivono la storia e che decidono chi esaltare.

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